lunedì 18 gennaio 2010

Motociclisti. Che gente.




All'autogrill stavano tutti abbracciati come in un bozzolo. Lui giovane e lei pure. Avvolti, avvolti. Dentro a due felpe Yamaha. Una bella immagine mangiando un risotto alla rucola dallo stesso sapore dell'uva che sta nel piattino a fianco. Tutti parlottano di moto e mangiano distratti guardandoli. I motociclisti non si stancano mai e poi mai di parlare di moto credendoci. Ieri notte mi addormentato con un pezzo di un video del TT mitico. Volevo essere più colto dopo tre giorni di moto, ma non ci sono riuscito. La visione li colpisce. Ognuno con i suoi pensieri, pensierini e pensieracci. Poi la riconosco, è quella gnoccolona gambalunga simpatica e capello strano che attirava molto più della moto di Ben Spies. Una fiera coscia piena.Quando andava a bere un caffè attraversando il padiglione tutti erano un pò più felici. Invece adesso è un tenero cucciolo stanco. Il fidanzato è gentile e premuroso. Bello. Ecco, la fiera da espositore è così. Come la vita. Ti pare una roba e invece è completamente un'altra, te ne stai lì a guardare la gente che crede di guardare te. Chi guarda chi. Li vedi cambiare dal venerdì alla domenica, però come è sempre nella natura dell'uomo si modificano di continuo anche nella stessa giornata, ti convinci di una cosa ed invece è un'altra. I motociclisti son così solitamente, passi, vedi un parafango spuntare da un garage, ti fermi e due ore dopo sei ancora lì a sparar cazzate di moto e vita. Lo stand amplifica tutto questo. Impari e ti ricredi, conosci la gente e poi forse no. Ti confronti e ti chiedi se ha ragione lui o io. Vedi per la prima volta persone e fisicamente non ci stanno dentro all'idea che ti eri fatto di loro. Bellissimo perchè si rinnova la merce rara dello stupore e della curiosità. Apprendi da un sacco di tipi. La cosa fantastica è che son tutti mossi dalla passione, l'unica roba vera alla fine, sia che siano in doppio petto e spillina dorata, sia che abbiano la superficie del corpo completamente tatuata. Che vivano di moto o che perdano. Che sian rock sul serio o mica tanto. Adesso ho dentro un sacco di pensieri e li devo lasciar li dove sono per un pò e solo allora vedremo che succede. Ho messo assieme con l'aiuto di molti due moto che dovevano essere quattro e rischiano di diventare molto di più di questo. Ma io son fotografo e voglio diventare un bravo fotografo e non un customizer, che quelli son bravi sul serio. Ho qualche nuovo cliente che ha bisogno di foto e un bel pò di mail alle quali rispondere con vero piacere. Un grazie a tutti e un grazie speciale a tutti quelli che mi hanno aiutato, accettato, sopportato tra loro con amicizia. Solo per amore della moto. Il traverso viene dopo. Solo Per Amore anche quello.
Grazie davvero
Alberto Narduzzi

1 commento:

Alessandro ha detto...

Ho conosciuto un tale, almeno per sentito dire e per aver visto molto di lui. Certamente faceva l'inventore. Certamente a suo tempo avrà detto: " Ho dipinto qualche quadro...ma io sono inventore e voglio diventare un bravo inventore e non un pittore...che quelli son bravi sul serio.." E' vero. Tu sei un fotografo. Ma fai anche belle moto e scrivi belle cose. Forse quel tale ti capirebbe...A proposito. Si chiamava Leonardo. E veniva da Vinci...