venerdì 17 settembre 2010

Se Dio no me cava ea mente


































La migliore della settimana. Se Dio non mi toglie la mente a vedere il Museo dedicato alle vestigia egiziane non ci vado manco morto e continuo a girare con il cross. Anche se sono a due colpi di gas da Torino. La moglie brontola preparando il piccolo di famiglia al suo giretto con la bici nel paddock di piste un pò sfasciate e odorose ma molto affascinanti, quasi sempre nascoste tra risaie e puttane mica tanto tristi, sedute su sedie di plastica o in camper dai nomi nordici. Paesaggi un pò spenti, alternati ad altri belli e saturi di colore e umanità colta, un filo di degrado, rovine nuove, natura vecchia, soldi antichi e lontani, mix di cibi del nord e del sud, vino e asfalto, simpatia e riti satanici, piccole città che hai sentito al telegiornale di sfuggita e che non capisci nemmeno passeggiandoci dentro, subendone un fascino che sa di rumore di fondo. Mirafiori agli svincoli autostradali. Una settimana scarsa e un pò farraginosa di un gruppo di amici a girare per i campi di cross del Piemonte a far saltini e salti, curvone e curvette. Organizza Massimo Zambon con tanto di manche competitive e podio e sorrisi e foto. Gruppo poco rock e mica tanto disciplinato ma divertimento semplice ed aggregante, neofiti ed iniziati, divagazioni enduro strampalate e fuoristrada nel senso letterale del termine, mangiate e letture solo di specializzati. Piemonte cross, che strano posto.

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