giovedì 22 novembre 2012

Sideways


Fa parte di un progetto imprenditoriale anche spingere il furgone di un fotografo bloccato dal fango. Si, se vuoi continuare le riprese e le foto. Scendo piano da una china leggera che non sembra nemmeno infangata. Subito esce un indigeno che sentendosi avvolto dal clima elettorale proclama che da lì non si esce più. Stiamo sospesi e scendiamo a lavorare pensando che tutta l'Africa percorsa e il fuoristrada digerito aiuteranno a superare gli strali del menagramo. Macchè strali, ha ragione a pacchi come direbbe un giovine. Non si esce da lì senza la spinta. 
E allora Paolo di Montegnacco, senior art director dell'agenzia D & Co ci mette le manone, così come i tre clienti,  quelli che pagano il filmato. Ci mettono mani e faccia, ma niente. Spinge anche Andrea, filmaker e musicista. Troppo magro, non si muove nulla. Allora arriva un trattore guidato da uno che ha una faccia da attore, bella, espressiva e positiva. Sarà perché è un attore davvero ma si esce, forse perché è brillante e malinconico, di intelligenza leggera e un po' svagata, sapido e vellutato, di spiccia lentezza, con un profumo intensamente vinoso, come  In viaggio con Jack, film meraviglioso del 2004.

1 commento:

Elena Pacchielat ha detto...

Ci siamo, - 9 ore e in un'atmosfera di inizio inverno, alla luce di vecchi lampioni e tronchi cavi a braciere, in una piazzetta curata... si alzerà il sipario su persone, sponsor e filmato. Saremo tutti li, da milano, trieste, venezia, padova, treviso, torino, per festeggiare l'ospite di casa, Mario Bonamigo. Non vedo l'ora...abito e scarpe sono già in valigia. Grazie